Da pochissimi giorni le emittenti statunitensi stanno trasmettendo il nuovissimo spot che il lingotto ha ideato per il suo ennesimo tentativo di conquistare la grande mela con il suo fiore all’occhiello…la FIAT 500.
Dopo il dubbio gusto dello spot “Tira fuori l’intaliano che è in te” e di quello per il lancio della 500 Abart, con “Immigrants” il marchio automobilistico torinese sembra aver imboccato la retta via.
Si parte con la più classica e stereotipata, ma pur sempre bella, panoramica della costiera amalfitana.
La 500 sfreccia sui tornanti del paesotto… e giù con la carrellata dei più tipici personaggi che nell’immaginario collettivo estero abitano il Bel Paese: il vecchio del bar in nero… gli sposi che scendono la scalinata della chiesa… due ciclisti in verde/bianco/rosso e… “Torna a Surriento” a fare da sottofonfo… (visto mai che a qualcuno sfuggisse il concetto che siamo in Italia).
Ero pronto a sciabolare con l’ennesimo NO questo spot FIAT 500 quando, a rompere questo ennesimo idilliaco quanto strucchevole bel quadretto dell’Italia, arriva un COLPO DI SCENA.
La nostra 500 vola giù da uno strapiombo e finisce in mare.
A questo punto il silenzio dello spot accompagna la discesa del punto interrogativo sulla testa dello spettatore.
Riparte la musica e si vede una seconda 500 entrare in mare, una terza che si butta direttamente dal porticciolo e giù di seguito una schiera di 500 che attraversano la spiaggia. Destinazione: il mare.
Se come me avete pensato che finalmente i vostri sogni si sono realizzati grazie a FIAT, che ha pensato bene di creare finalmente una macchina capace di immergersi in acqua a mo’ di Bat-mobile… Bhè sbagliate.
Parte una musichina da “fratello nero del ghetto” ed ecco riapparire dal mare le nostre ormai care FIAT 500 che, attraversato l’oceano, sono approdate nella Grande Mela.
La Statua della Libertà, il ponte di Brooklyn, lo skyline di Manhattan, Central Park… non ci sono dubbi. Siamo negli USA!
La voce fuori campo recita: «La nuova ondata di italiani è arrivata in America. E sono venuti a far festa!».
Chiarissimo l’autoironico e sarcastico riferimento all’ondata di migrazioni che all’inizio del secolo scorso hanno interessato proprio i due paesi chiamati in causa nello spot. Della serie… Se già una volta in tempo di crisi gli italiani hanno ben pensato di prendere baracca e burattini e tentare la fortuna negli Stati Uniti, ora è la volta delle aziende…
Spot ben riuscito. Capace di incuriosire e attirare l’attenzione (anche dei mass media oltreoceano). In questo caso l’effetto sorpresa alla base dell’idea creativa adempie appieno al suo compito: tenere alto il livello di coinvolgimento invogliando chi guarda a rimanere incollato per qualche istante davanti allo schermo con il semplice scopo di capire dove porterà la simpatica assurdità della trovata pubblicitaria.
Non ci resta quindi che incrociare le dita per la nostra FIAT 500, che se qui in Europa sta vivendo periodi bui, negli States sta iniziando a guadagnar terreno. Nei primi sei mesi del 2012 sono già stati venduti 20.706 esemplari di Fiat 500, superando le 19.769 dei primi dieci mesi del 2011, che avevano segnato il debutto negli Usa dell’icona torinese. Ciliegina sulla tornata: il marchio cresce nelle classifiche di gradimento americane.
